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Open Innovation Club

La prima riunione in presenza dopo due anni di sosta per la pandemia
Open Innovation Club

Si è tenuta presso l’Innovation Hub di Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane di Roma la prima riunione in presenza, dopo due anni di sosta per la pandemia, dell’Open Innovation Club: il chapter, riservato a soggetti di classe Corporate nell’associazione Roma Startup e coordinato dal membro del consiglio direttivo ing. Luca Ruggeri, raggruppa periodicamente i responsabili dei team di innovazione delle maggiori aziende Italiane e delle big tech operanti in Italia per confronti a porte chiuse e con accordo di riservatezza. Nell’Open Innovation Club si condividono esperienze positive e negative, metodologie adottate, problematiche ed obiettivi comuni, facilitando collaborazioni in un clima colloquiale.

I membri attuali dell’Open Innovation Club oltre all'ospite di questo incontro Gruppo FSI sono (in ordine alfabetico): Acea, Cisco, Enel Startup, Eni, Fondazione E. Amaldi, Google, Net Insurance, RDS Radio Dimensione Suono, Terna SpA, TIM WCAP, a cui si sono uniti come osservatori in questo appuntamento rappresentanti di Atlantia, AVIO, Linkem, Sogei.

“Siamo lieti di far ripartire i momenti di incontro del chapter”, spiega Gianmarco Carnovale, Presidente di Roma Startup “questi meeting sono delle importanti occasioni di arricchimento culturale tra soggetti che, confrontandosi sotto la condizione di riservatezza 'Chatham House Rule', sono in grado di accelerare il percorso di adozione delle migliori pratiche apprendendole direttamente dai loro colleghi, migliorando la propria efficacia nel perseguire gli scopi aziendali e contemporaneamente incrementando l’impatto positivo che possono avere sull’ecosistema nazionale".

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Comunicato Stampa - Open Innovation Club

Startup e Grandi Imprese: nasce un “Club” in cui le Corporate e le Pubbliche Amministrazioni si aiutano tra loro a comprendere i modelli di Open Innovation, condividendo esperienze e idee, per far crescere l’ecosistema italiano e favorire innovazione e sviluppo economico

[Roma] 19 Luglio 2018 – Si è svolto ieri l’incontro di lancio dell’”Open Innovation Club” italiano, un programma di incontri riservati a grandi aziende e alcune grandi amministrazioni pubbliche, coordinato dall’associazione Roma Startup e dall’advisor del programma, Gloria Gazzano, ospitato nella sede di ENEL.

Il format dell’iniziativa presentato alla platea prevede un calendario di incontri a porte chiuse, soggetti alla nota regola di riservatezza “Chatham House Rule”, in cui favorire co-apprendimento e condivisione tra grandi organizzazioni. In questo modo si intende favorire, insieme al racconto delle esperienze da mettere in condivisione, l’emersione e l’ammissione di insuccessi ed esperienze negative da parte dei partecipanti, con la garanzia di riservatezza.

Scopo dell’Open Innovation Club è di favorire l’allineamento di know-how, linguaggi e metodologie tra le grandi aziende e PA con le best practice internazionali adottate nell’Open Innovation e nell’adozione di nuove tecnologie, e nell’operare nell’ecosistema delle startup. Si sviluppa attraverso eventi a struttura variabile, in sedi a rotazione, basati sull’ascolto di discussant esterni o su interventi e condivisioni tra i membri sui temi di interesse.

“Ci siamo resi conto della grande confusione che esiste nel paese intorno all’industrializzazione dell’innovazione, con termini che emergono grazie a mode ma senza sottostante condivisione di corrispettive practice internazionali, fatto che porta le aziende ad agire senza strategia e reinventando la ruota, di fatto senza mai generare più che dei proof of concept”, commenta Gianmarco Carnovale, presidente di Roma Startup “quindi c’era bisogno di trovare un modo attraverso cui supportare i grandi gruppi nell’identificare le pratiche virtuose intorno ad un argomento su cui fino ad oggi c’è stata troppa mediaticità e poca sostanza, pur se declinata nella variante del consulente di turno. Al contrario l’Open Innovation Club aiuterà a fissare perimetri, percorsi e finalità reali, e metterà a disposizione dei propri membri delle occasioni di co-apprendimento tra pari, di interlocuzione con esperti prive di finalità commerciali, nonché fornire spunti per iniziative collaborative. Proprio questo sarà il valore aggiunto del collocamento all’interno di un’organizzazione senza scopo di lucro come la nostra. Pensiamo, grazie a questo programma che ci è stato ispirato da altri ecosistemi più maturi, di permettere alle grandi organizzazioni aderenti di poter finalizzare in modo concreto i loro effort nel settore e contemporaneamente avere un impatto positivo nell’investire in startup, cosa che fa parte della mission della nostra associazione”.

Tra i relatori dell’incontro di lancio l’Assessore all’Innovazione del Comune di Roma Flavia Marzano, l’Innovation Evangelist Ivan Ortenzi, ed il CIO di ENEL Ernesto Ciorra. Oltre ad ENEL che ha ospitato l’incontro, gli altri soggetti già membri di diritto dell’Open Innovation Club italiano in quanto soci di Roma Startup sono TIM, Ferrovie dello Stato Italiane, CISCO, Poste Italiane, Radio Dimensione Suono ed il Consorzio ELIS, a cui da pochi giorni si è aggiunta Google. Numerosi gli altri soggetti italiani e stranieri in via di adesione tra le oltre trenta organizzazioni che hanno preso parte all’evento di lancio.

Per maggiori info:
Open Innovation Club (v. ITA) (v. ENG